The Last of Us 2: Craig Mazin e Neil Druckmann parlano del piano per il salto temporale: “Non sarà come House of the Dragon”
Lo showrunner e regista di The Last of Us della HBO Craig Mazin ha spiegato perché il salto temporale della seconda stagione sarà “importante” nel raccontare l’evoluzione della relazione tra Joel ed Ellie. La stagione 2 di The Last of Us ha fatto notizia anche durante la prima incursione nel mondo della televisione con lo successo di HBO.
Troy Baker, che ha interpretato Joel nel videogioco, ha anticipato alcuni punti controversi della trama della Parte 2, esprimendo la sua speranza di vedere una reazione simile da parte dei fan quando gli eventi di The Last of Us Part II verranno adattati alla serie.
Nel frattempo, lo showrunner Neil Druckmann ha anche confermato di non avere “alcun piano per raccontare storie oltre all’adattamento del gioco”, indicando che la Stagione 2 sarà fedele al materiale originale proprio come la Stagione 1 – seppur con le dovute modifiche ed arricchimenti.
Parlando con Collider, al regista di The Last of Us, Craig Mazin, è stato chiesto se avesse qualche idea sul salto temporale della seconda stagione e sulle possibilità di un recast. Nella serie di giochi, The Last of Us Part II si svolge cinque anni dopo gli eventi di The Last of Us Part I. Mazin ha riflettuto sull’importanza del salto temporale, osservando che evidenzia la “natura mutevole” del legame di Joel ed Ellie.
“Certo. Non voglio fissare nulla. Ovviamente, il salto temporale è importante, in una certa misura. Riflette la natura mutevole della relazione di Ellie con Joel, man mano che cresce. Nel gioco, come fai notare, passa dai 14 ai 19 anni, credo.”
Lo showrunner ha quindi confermato che The Last of Us non farà “salti alla House of the Dragon”, sottolineando che “non ci sarà alcun recast”.
“Ma no, non faremo salti alla House of the Dragon. Quelli sono stati salti di età molto significativi, e non vogliamo farli. Quindi, non ci sarà alcun recast. Non sotto il mio controllo.”
In House of the Dragon, l’episodio 6 ha fatto un enorme salto temporale di 10 anni che ha portato al recast dei ruoli di Rhaenyra (Milly Alcock ha lasciato spazio ad Emma D’Arcy) e Alicent (Emily Carey ha lasciato spazio ad Olivia Cooke). Mazin ha anche notato che The Last of Us Part II è ricco di momenti ambientati tra gli eventi della trama principale dei due giochi, suggerendo che quei flashback saranno inclusi nella Stagione 2.
“Ovviamente, nel secondo gioco, c’è uno spostamento temporale primario, ma ci sono anche momenti che vedi che si trovano tra gli eventi della trama principale di The Last of Us Part II e la trama di The Last of Us Parte I.”
In un’intervista con Deadline, Mazin ha parlato delle preoccupazioni riguardo al casting riguardante Bella Ramsey per la seconda stagione, sottolineando che l’età dell’attrice è la stessa di Ellie nella seconda parte.
“Sì. Fuma sei pacchetti di sigarette al giorno e segue una dieta a base di whisky e manzo salato. Quando si è unita a noi, aveva 17 anni. Adesso ne ha solo 19. Che tra l’altro è l’età di Ellie in The Last of Us Parte 2. La gente diceva: ‘Non assomiglia a [Ellie]. Ed io ero tipo: non importa. Aspettate di vederla’. E ora lo sanno”.
Lo showrunner di The Last of Us, Neil Druckmann, ha anche parlato con GQ Magazine del processo di sviluppo della seconda stagione, ammettendo che ora è molto più “facile” grazie alla familiarità tra il cast e la troupe.
“Trovo che il processo sia più semplice. C’è più fiducia, so che sto lavorando con dei miei amici, che anche quando abbiamo dei disaccordi molto forti, va tutto bene. Sono stato in molte situazioni, in cui se non sei d’accordo con qualcuno, sembra di dover scegliere fra la vita o la morte. Il processo di sviluppo qui è davvero una gioia.”
Mazin ha poi scherzato sul fatto che lui e Druckmann stanno investendo molto impegno e attenzione” per la prossima stagione.