2 (+1) film da vedere questa sera ad Halloween

31 ottobre, la notte di Halloween. Un momento dell’anno usato come buon pretesto per vedersi con gli amici per bere e finire sbronzi persi sul pavimento con addosso un improponibile costume da uomo lupo. Seppur tale opzione risulti particolarmente invitante, è ancora più  invitante vedersi con gli amici per mettersi comodi sul divano e gustarsi un bell’horror!

Sì, ovviamente si deve finire sempre sbronzi persi ma in mezzo a tutto ciò c’è un film. Solo che se a queste serate non manca alcool e l’idiozia, spesso ci si ritrova senza film e costantemente indecisi su cosa vedere.

Di certo l’odierna infinita selezione di pellicole proposta da Netflix, Prime Video e simili non aiuta. Per fortuna quest’anno ci siamo qui noi. Ci siamo avventurati nei meandri di queste piattaforme streaming per trovare buoni e originali film dell’orrore da gustare nel buio dei vostri salotti e in compagnie delle persone a voi più care.

A questo giro vi consiglieremo due film usciti nel 2021 prodotti direttamente da Netflix e Amazon Studios, più uno di qualche anno fa (ma non troppi) diretto da uno dei più grandi maestri del cinema dell’orrore.

Detto ciò: iniziamo!

 

A Classic Horror Story (2021), di Roberto De Feo e Paolo Strippoli

Due anni fa Roberto De Feo sorprese tutta Italia (se non quasi tutto il mondo) con il suo The Nest – Il Nido, sicuramente trai film più sorprendenti di quella stagione cinematografica. Ora, dietro la macchina da presa della sua seconda opera, direi proprio che non ha deluso.

A Classic Horror Story si pone esattamente come il titolo fa presagire: come una classica storia dell’orrore. Sulla carta abbiamo tutti i cliché del cinema horror, ma ben presto verranno tutti distrutti da uno fortissimo stravolgimento narrativo tutt’altro che artificioso. Iniziamo con l’essere in un mondo che crediamo di conoscere molto bene per poi ritrovarci in uno completamente nuovo, nel quale i nostri de Feo / Strippoli sembrano volersi sfogare circa la percezione che c’è verso il cinema di genere (in particolar modo verso quello dell’orrore) nel mondo e, soprattutto, in Italia. Perché siamo un paese pieno di pigri bigotti che tacciano di esser “diseducativi” e di pessimo gusto pellicole proprio come A Classic Horror Story, per poi essere pronti a masturbarsi di fronte all’ultima puntata di Chi l’ha visto? dove non si perde mai l’occasione di capitalizzare e strumentalizzare vere tragedie e fatti di cronaca.

L’unica grandissima pecca del film? L’aver messo sul fuoco un po’ troppa carne. L’intenzione della pellicola è lampante, ma c’è anche da considerare il discorso legato alla mafia, una critica che il film sembra voler rivolgere verso il fenomeno dello streaming legale (il che è notevole se consideriamo che si tratta di una produzione originale Netflix), per non parlare di tutti i rimandi religiosi circa la protagonista (interpretata da una meravigliosa Matilda Lutz) che sembra essere a metà strada tra il Cristo e la Madonna.

Tuttavia, trovo che sia un ottimo film e lo consiglio caldamente per questa notte di Halloween. Perché anche se tutta la prima parte è, appunto, molto classica, de Feo e Strippoli dimostrano di conoscere molto bene la materia che stanno trattando riuscendo ad incutere una tensione ed un’inquietudine mortale, attingendo molto da un maestro dell’horror moderno quale è Ari Aster.

Potete vedere il film su Netflix.

 

Bingo Hell (2021), di Gigi Saul Guerrero

Qui la sinossi del film: un gruppo di anziani ed esuberanti cittadini cerca di proteggere i propri cari lottando contro una forza maligna che si è impossessata della sala bingo e che sta uccidendo tutti in modo raccapricciante.

C’è davvero da aggiungere altro? No, ma lo farò comunque.

Bingo Hell è un film per la televisione di serie B puro al 100%. Effetti speciali belli gommosi, sangue a gogo, fotografia coloratissimo molto anni ’80 (a volte anche troppo) e personaggi sopra le righe pronti per affrontare un nemico ancor più sopra le righe (interpretato da quel grande caratterista che è Richard Brake), con l’aggiunta di folle umorismo reso molto bene da un cast particolarmente in parte, soprattutto la protagonista Adriana Barraza.

Esattamente come un buon film horror del genere dovrebbe fare, Bingo Hell vuole anche parlare di altro. Vuole parlare di cosa significa essere una comunità ai margini di una grande città statunitense e ritrovarsi costretti a dover affrontare da soli tutte le difficoltà che si possono trovare in una condizione similie. A questo punto ecco che il nostro villain di turno, Mr. Big, non è nient’altro che un’esagerata rappresentazione di un rampante capitalismo che continua imperterrito a vendere l’illusione del sogno americano nel tentativo di distruggere le fondamenta di una comunità che sembra aver smesso di credere a questo idillio made in USA molto tempo addietro.

Di certo non un film brillante, non un horror che spaventi o teso, ma un film divertente e sopra le righe che a fine visione qualcosa sicuramente lascia. Insomma, il perfetto film per una serata a scazzo con gli amici a tema horror.

Lo trovate su Amazon Prime Video.

 

Drag me to hell (2009), di Sam Raimi

Fresco del successo della trilogia su Spider-Man, Sam Raimi nel 2009 abbandona il genere supereroistico per tornare a quello che nel 1980 lo aveva consacrato: l’horror. Drag me to hell, un po’ come A Classic Horror Story, è un’opera che gioca con tutti i cliché e stereotipi del cinema dell’orrore (che lo stesso Raimi ha contribuito a creare) ma con l’aggiunta di quel pizzico di follia degno del marchio “directed by Sam Raimi”.

Drag me to hell è un film in bilico tra horror e commedia, con sequenze grottesche e volontariamente assurde e comiche che non possono non ricordare alcuni dei momenti più memorabili e divertenti della trilogia de La Casa, in particolare da La Casa 2.

Occhi che fuoriescono dalle orbite, denti aguzzi, volti deformati in demoniache smorfie, capre parlanti; tutti gli elementi necessari per creare un horror che, nonostante il suo stereotipato classicismo, riesce comunque a stupire, a divertire e tendere lo spettatore come una corda per tutta la sua durata fino all’incredibile e spiazzante finale.

Tutt’altro che un film stupido, Drag me to hell lascia intendere un’intenzione da parte del regista una sua intenzione nel voler raccontare (come anche Bingo Hell, che tra l’altro condivide con il film di Raimi la presenza dell’attrice Adriana Barraza) la precaria condizione economica in cui versava l’America in quegli anni. Un’America post crisi del 2008 che vede nelle banche il vero motivo per cui un fottutissimo demone infernale debba giungere sulla Terra e far casino. Demone che perseguiterà la nostra protagonista tutt’altro che innocente, e forse anche meritevole di esser perseguitata da un essere infernale come quello visto nel film. Ma chi siamo noi per giudicare?

Lo trovate su Amazon Prime Video.


Bene amici, spero che questi consigli possano essere di vostro gradimento! Se posso dire la mia, andrei sicuro con Drag me to hell per riuscire a trovare il giusto equilibrio tra orrore e umorismo che, a parer mio, sono l’essenza stessa della notte di Halloween.

Se invece volete qualcosa di più “ricercato” potete andare a leggere l’articolo che scrivemmo per l’Halloween di due anni fa nel quale consigliamo qualche film decisamente tanto datato quanto forte e grandioso.

Detto ciò, vi auguro una buona visione.

Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

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