Avengers: Infinity War, registi e sceneggiatori parlano di Thanos e del suo potere

In Avengers: Infinity War abbiamo finalmente visto Thanos, il Titano Pazzo, entrare in azione per compiere la sua missione: uccidere metà della popolazione universale utilizzando le sei Gemme dell’Infinito, il cui potere quasi infinito (appunto) è controllato dal Guanto dell’Infinito, artefatto forgiato da Eitiri per Thanos. Tutto quel potere rende Thanos l’essere più forte dell’universo, ma i fratelli Russo, registi della pellicola, Christopher Markus e Stephen McFeely, sceneggiatori del film, hanno voluto inserire un elemento che impedisse a Thanos di essere praticamente insarrestabile. Se così fosse stato gli sarebbe bastato soltanto pensare di poter spazzare via metà della popolazione universale, quando invece deve compiere un gesto fisico con il Guanto.

Il più delle volte si tratta di chiudere il pugno per attivare le Gemme che si vuole attivare, oppure lo schiocco di dita alla fine. Il succo della faccenda è che i registi e gli sceneggiatori hanno voluto dare a Thanos questa particolarità del gesto necessario per attivare le Gemme cosicché i nostri eroi potessero avere una chance di sconfiggere il Titano Pazzo, così da rendere il villain interpretato da Josh Brolin non troppo over power.

A parlare di questo dettaglio sono stati proprio i fratelli Russo, Markus e McFeely durante un’intervista. Qui le parole di McFeely riguardo l’argomento:

Come puoi immaginare, quando hai un guanto che ha potenza quasi illimitata, e ogni volta che lo usi puoi fare quello che vuoi … volevamo creare piccole regole fisiche che permettessero alle persone di combattere in battaglia, quindi l’idea che doveva, sai, chiudere il pugno per usare una gemma era il minimo indispensabile che ci permetteva di combattere.

E Joe Russo continua:

Così ogni scelta che stanno facendo, noterai in quell’ultimo minuto di combattimenti, è di impedirgli di chiudere il pugno. Da Peter che spara ragnatele a Doctro Strange  che lo avvolge con la cappa. 

Infine, McFeely ha parlato di ciò che rende Thanos veramente pericoloso e inarrestabile:

Voglio dire, quello che abbiamo sempre pensato è che non è pericoloso perché ha le Gemme, è pericoloso perché ha la volontà di usarle.

Parole molto belle quelle di McFeely. D’altronde, come dice Thanos: ‘Le scelte più difficili richiedono la volontà più forte’.

Avengers: Infinity War è un film del 2018, con Joe e Anthony Russo alla regia su una sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely. Nel cast Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man), Chris Evans (Steve Rogers/Capitan America), Mark Ruffalo (Bruce Banner/Hulk), Chris Hemsworth (Thor), Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova Nera),  Don Cheadle (James Rhodes/War Machine), Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff/Scarlet Witch), Paul Bettany (Visione), Tom Holland (Peter Parker/Spider-Man), Sebastian Stan (Bucky Barnes/Soldato d’Inverno), Benedict Cumberbatch (Doctor Stephen Strange), Benedict Wong (Wong), Chris Pratt (Peter Quill/Star-Lord), Bradley Cooper (Rocket Racoon), Zoe Saldana (Gamora), Dave Bautista (Drax), Vin Diesel (Groot), Karen Gillan (Nebula), Pom Klementieff (Mantis), Idris Elba (Heimdall), Benicio Del Toro (il Collezionista), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku), Peter Dinklage (Eitiri) e Josh Brolin (Thanos). Thanos sarà affiancato anche dall’Ordine Nero, composto da Ebony Maw, Corvus Glaive, Proxima Midnight e Cull Obsidian. La fotografia sarà a cura di Trent Opaloch, mentre la colonna sonora porterà la firma di Alan Silvestri.

Qui la sinossi:

Infinity War vede i Vendicatori continuare a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per essere gestite da un solo eroe. Un nuovo nemico emerge dalle ombre cosmiche: Thanos (Josh Brolin), un despota di fama intergalattica. Il suo obiettivo è quello di radunare tutte le 6 Gemme dell’Infinito, artifatti di potere inimmaginabile, ed usarle per imporre il suo volere sulla galassia e sulla realtà come la conosciamo. Tutto ciò per cui gli Avengers hanno sempre lottato ha condotto a questo momento: il destino della Terra e dell’esistenza stessa non è mai stato così a rischio. 

 

 

Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

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