Nel mondo delle serie TV, poche opere riescono a lasciare un’impronta così profonda e duratura come “Boris”. E ora, l’iconico attore e doppiatore Francesco Pannofino, che ha dato vita al regista René Ferretti, ha sollevato il sipario su ciò che potrebbe riservare il destino di questa serie rivoluzionaria. In un’intervista esclusiva al Quotidiano Nazionale, Pannofino ha svelato dettagli succulenti che hanno fatto sussultare i cuori dei fan, risvegliando speranze e sogni sepolti.
Il richiamo irresistibile di “Boris” ha attraversato le generazioni, catturando l’attenzione di spettatori di ogni età. Durante la pandemia, la serie ha sbaragliato i confini dello streaming grazie alla partnership con Disney+. Ma il vero colpo di scena arriva dalla bocca stessa di Pannofino quando gli è stata posta la fatidica domanda: “Ci sarà una quinta stagione?”.
La risposta, pronunciata con il carisma tipico dell’attore, è stata un chiaro eccesso di adrenalina per i fan. La quinta stagione sembra essere in agguato, anche dopo la scomparsa prematura di Mattia Torre, uno dei brillanti autori che ha reso possibile questo capolavoro. Le parole di Pannofino risuonano con empatia quando ricorda Torre come un’anima ricca di genialità, cuore e umorismo, e quando ammette che il compito di continuare senza di lui sembra quasi insormontabile.
Boris: unaffetto Indelebile! Le puntate risuonano ancora nell’anima dei fan, anche dei più giovani!
L’onda inarrestabile di amore e nostalgia per “Boris” non conosce confini temporali. In un curioso intreccio di passato e presente, le puntate di ieri ritornano a illuminare le giornate dei giovani spettatori di oggi. Un po’ come un vecchio amico che entra nella tua vita in un momento cruciale, “Boris” continua a donare risate e riflessioni perspicaci, come se il suo umorismo tagliente e la sua satira pungente fossero state conservate in una capsula del tempo per le future generazioni.
Nel quarto capitolo dell’irriverente serie, l’impegnato René Ferretti si trova alle prese con l’arduo compito di dirigere “Vita di Gesù”, un progetto derivato dall’ispirazione dell’eclettico attore Stanis La Rochelle, interpretato magistralmente da Pietro Sermonti.
Ma dietro le quinte, il fascino di “Boris” si fonde con la realtà quando si scopre che la produzione della serie è guidata dalla SNIP (So Not Italian Production), fondata da René stesso insieme alla sua compagna di vita, Corinna, incarnata da Carolina Crescentini. Questa storia d’amore professionale dimostrando che “Boris” non è solo un’affascinante parodia dell’industria dell’intrattenimento, ma un riflesso scintillante della nostra stessa società.