CONSIDERAZIONI – Outcast 2×01 “Indietro non si torna”

1) Dopo quasi un anno torna la serie horror Outcast con la seconda stagione, sempre ispirata dall’omonimo fumetto di Kirkman (creatore anche di The Walking Dead). La prima stagione mi aveva particolarmente colpito con i primi episodi, soprattutto per l’aspetto tecnico, ma poi ha perso moltissimo fino a divenire soltanto un “prendi a pugni il posseduto”, è si è arrivati ad un finale di stagione che sembrava quasi più una Royal Rumble della WWE, senza mantenere una vera e propria atmosfera da horror. Cos’ho trovato in questa prima puntata della seconda stagione? Beh, sicuramente la qualità dell’aspetto tecnico che non ha deluso: una fotografia cupo e fredda anche se in alcuni momenti un po’ eccessiva. Una regia ben curata e un’atmosfera che unisce l’horror al thriller. C’è stata anche una scena abbastanza gore, e spero vivamente che in questa stagione vedremo un po’ più scene disturbanti rispetto alla precedente. Anche alcune location, un po’ allo stile della prima stagione di True Detective, mi hanno particolarmente suggestionato.

2) I personaggi non risultano essere particolarmente cambiati, anche perché non deve essere passato molto tempo dal finale della prima stagione, anzi. In ogni caso per ora mi piacciono, soprattutto per i loro interpreti. Fugit come Kyle Barnes mi piace e lo stesso vale per Philip Glenister nei panni del Reverendo Anderson, che secondo me è il personaggio più riuscito della serie. I due personaggi insieme risultano essere sempre una coppia vincente e sembra proprio che questa volta la sfida per loro si farà più dura, dato che le forze del “Diavolo” stanno divenendo più forti e Kyle sembra non voglia usare più la violenza per salvare le persone. E meno male. Ritorna anche il personaggio del piccolo Joshua, che dopo la sua possessione ha subito un grandissimo cambiamento ed è divenuto un personaggio molto misterioso, per quanto lo si veda sullo schermo. Sembra proprio che avrà maggiore spazio anche Amber, figlia di Kyle, il che non mi dispiace affatto perché così vedremo il loro rapporto evolversi, soprattutto dopo gli eventi che hanno caratterizzato le loro vite.

3) Personalmente avrei mostrato per quasi tutta la puntata Kyle e Amber da soli che viaggiando in macchina cercano di allontanarsi il più possibile da Rome, un po’ come si è visto alla fine della prima stagione. Invece troviamo i due tornare subito a casa, come se Kyle avesse deciso di arrendersi subito e tornare a Rome. Ecco, io avrei preferito il suo ritorno per la fine e fare una sorta di puntata “on the road”. Ma possiamo passarci sopra. In più sembra proprio che vedremo approfondito il passato di Kyle, quindi che fine hanno fatto i suoi genitori e qual è la sua vera natura. Tutto ciò mi affascina molto, già la prima scena della puntata, in cui vediamo il giovane Kyle in macchina e la commessa di colore che lo fissa come se fosse ipnotizzata da un demone, mi ha inquietato non poco. Perché il regista è riuscito a rendere delle cose molto banali e quotidiane abbastanza inquietanti soltanto inquadrandole in un certo modo.

Insomma, Outcast mi aveva lasciato con l’amaro in bocca con la prima stagione. La seconda riuscirà a ristabilire un po’ di qualità? Non saprei dire, per ora ha iniziato bene, ma potrebbe peggiorare come fu per la prima. Personalmente vorrei che si avvicinasse più all’horror che abbiamo visto nella serie de L’Esorcista, nella quale abbiamo potuto vedere come l’horror vero (anche se molto, molto commerciale e caciarone) non si morto.

Voi che ne pensate? Avete visto la puntata? Fateci sapete cosa pensate di Outcast!

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Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

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