CONSIDERAZIONI – Twin Peaks 3×18 “Il Ritorno Parte 18”

E’ giunto il momento. Dopo mesi e mesi di considerazioni e riflessioni su questo misterioso mondo creato da David Lynch, eccoci giunti al finale della terza stagione di Twin Peaks. Sin da quando abbiamo iniziato questa nuova fase della serie ci siamo chiesti cosa sarebbe successo, cosa Lynch avesse in mente per il finale. Sarebbe stato un finale di serie o di stagione? Sarebbe stato un finale aperto o decisivo? Finalmente ho, o meglio, abbiamo visto questo finale e che cosa si può dire? Che Lynch sia un genio? Che abbia giocato con le nostre piccole menti per tutto questo tempo? Sì, ma non è abbastanza. Questo finale è qualcosa che ti sconvolge dentro, che ti fa sentire insicuro, che ti tormenta per i giorni seguenti ancora, ancora e ancora, ma andiamo per gradi.

430

Nella scorsa 3×17, che possiamo considerare come la prima parte del finale, abbiamo visto Cooper tornare indietro nel tempo per salvare Laura Palmer dalla sua morte, non riuscendoci a causa dell’intervento di Judy. All’inizio di questa puntata vediamo Bad Coop bruciare su una delle due sedie della Waiting Room, venendo presumibilmente tenuto come prigioniero, e Mike creare dal globo dorato un altro Cooper, che però vediamo avere alcune somiglianze con il vecchio e caro Dougie Jones. Infatti, come era tranquillamente intuibile nella scorsa puntata, Cooper aveva dato a Mike quella ciocca di capelli per creare un altro Dougie Jones da far arrivare a Janey-E e Sonny Jim, cosa che accade.
Subito dopo vediamo Cooper all’interno della Waiting Room proprio come avevamo visto nella 3×02, con Mike che chiede se ‘questo è il passato o il futuro’, l’evoluzione del braccio, Laura e anche il caro Leland sulla poltrona. Alla fine si tratta delle stesse cose che abbiamo vista nella puntata prima citata, così Cooper esce dalla stanza dal portale di Twin Peaks per ricongiungersi con Diane che lo aspettava lì fuori. I due salgono in macchina e da quel punto preciso percorrono esattamente 430 miglia. Vi suona famigliare vero? Questo numero, 430. Il Fuochista aveva detto a Cooper, nella ormai lontana 3×01, che doveva ricordare questo numero: 430. A quanto pare il Fuochista aveva già previsto tutto e stava aiutando il caro Dale per compiere la sua missione. Una teoria infatti riporta che Cooper possa essere una sorta di soldato nelle mani del Fuochista, o meglio, della Loggia Bianca il cui compito è quello di salvare Laura e distruggere Judy. Una teoria a parer mio validissima che condivido appieno, ma cosa vuol dire questo numero?
Dopo diverse esitazioni, soprattutto da parte di Diane, i due oltrepassano il punto raggiunto con le 430 miglia e si dirigono in un motel per poter fare l’amore, ma non per il gusto di farlo, per un bene superiore. I due durante l’atto sembrano farlo controvoglia, come se fossero costretti e questo fa star male Diane, dato che l’ultima volta che ha avuto un rapporto con Cooper era col suo doppelganger e sempre controvoglia. Infatti, poco prima di entrare nella stanza, Diane aveva visto il suo doppelganger fuoriuscire da una colonna, come se fosse la manifestazione concreta della sua paura.
Giunge l’alba e Cooper si trova da solo nel letto con un biglietto sul comodino. Ovviamente si tratta di un biglietto lasciato da Diane, ma la cosa strana è che è firmato da una certa Linda per un certo Richard. Vi dice niente? Sempre nella 3×01 il Fuochista, oltre a dire a Cooper delle 430 miglia, aveva menzionato due nomi: Richard e Linda. Inizialmente abbiamo pensato che con Richard ci si fosse riferiti a Richard Horne, che ci ha lasciato nella 3×16, ma fino ad ora non c’era stata nessuna menzione del nome Linda. Ora le cose sono, all’incirca, chiare. Superate le 430 miglia, Cooper e Diane sono entrati in una dimensione alternativa. Più che una dimensione è giusto dire un mondo alternativo. Come? Perché? Sicuramente è stato il Fuochista a fare in modo che i due raggiungessero quel mondo parallelo, date le informazioni che ha fornito a Cooper, ma rimane un’incognita il motivo. Secondo molti questo mondo alternativo è stato dal Fuochista per contenere Judy, oppure dalla stessa entità malvagia per poter regnare indisturbata su una dimensione tutta sua. Fatto sta che in quella dimensione, Cooper e Diane erano Richard e Linda, e infatti quando Cooper esce dalla stanza del motel vediamo che questo è un edificio totalmente diverso e che la macchina di Cooper è di un altro modello. La cosa strana è che man mano che il tempo passa, Cooper sembra essere più distaccato dalla sua vera personalità. Non ha più quello spirito ottimista che lo caratterizza, non ha più la risposta pronta per ogni evenienza. Diventa più taciturno e anche il modo in cui affronta i tizi nella diner l’ho trovato “diverso” da come avrebbe fatto Cooper. Non saprei bene definire in che senso “diverso”, solo che non mi sembrava una reazione da agente Cooper.

Carrie Page

Cooper entra in questo diner chiamato, guarda caso, “Judy’s” e chiede alla cameriera se ce ne fosse un’altra che lavorava lì, ma questa si è presa dei giorni di riposo. Dopo aver sistemato i tizi prima menzionati, e aver preso l’indirizzo dalla cameriera, Cooper si dirige a casa di questa ed ecco il colpo di scena totale. Si apre la porta e appare Laura Palmer. Invecchiata, ma è chiaramente lei. Lo stesso Cooper rimane sconvolto, positivamente, e le chiede come sia possibile, ma questa sembra essere totalmente estranea ai fatti. Questa donna infatti afferma di chiamarsi Carrie Page, e non Laura Palmer. Molto probabilmente a causa del fatto che si trova in un mondo parallelo. Quindi cos’è? Un tulpa? Un doppelganger? Oppure è davvero Laura? Imprigionata da Judy o tenuta al sicura dal Fuochistta in questo mondo alternativo sotto un altro nome? Avremo risposta più avanti, ma nel frattempo notiamo delle cose interessanti all’interno della casa di questa Carrie Page, che accetta di seguire Cooper a Twin Peaks.
Quando Cooper entra trova in primis un uomo morto con un fucile d’assalto per terra, ma di ciò non verrà fatta alcuna menzione rimanendo nel totale mistero. La cosa interessante è il piccolo cavallo bianco sul caminetto. Tutti noi sappiamo che il cavallo bianco ha sempre avuto un grosso e oscuro significato in Twin Peaks, sin dalla prima stagione, e quanto detto dal Boscaiolo nella 3×08 ha dato maggior valore esattamente come ha fatto con questo finale. Il cavallo è posizionato all’interno di un piatto azzurro, e la scena totale ricorda un occhio. Vi ricordate questa frase? ‘Il cavallo è il bianco degli occhi, e scuro all’interno’? Ora cominciamo a ragionare ma comunque ancora non sono riuscito a trovare un significato riguardo a occhi o cavalli bianchi, quindi procediamo con la considerazione.
Cooper e Laura/Carrie salgono in macchina e si dirigono a Twin Peaks, più precisamente a casa Palmer, dove teoricamente dovrebbe trovarsi Judy, cosicché Laura possa incontrare la sua vera madre e, forse, riacquistare coscienza di sé. La cosa interessante è che ci sono alcune cose differenti in Twin Peaks, come per esempio l’esterno del Double R. Questo fa pensare che forse il mondo è stato creato da Laura stessa per rifugiarsi da Judy utilizzando i pochi ricordi che aveva della cittadina, ma è una teoria che secondo me non regge moltissimo a differenza di quella che vede il Fuochista come creatore della dimensione. Teoria che acquista punti se si pensa che fuori dalla casa di Laura/Carrie abbiamo il palo elettrico col numero 6, esattamente come si è visto in Fuoco Cammina Con Me e nelle scorse puntate. In particolare, però, quel frame preciso il Fuochista lo aveva già mostrato ad Andy nella 3×14. Quindi questo ci fa pensare che il Fuochista aveva già previsto tutto e che quindi è l’ideatore di quel mondo.

Che anno è? 

I due arrivano davanti a casa Palmer e, con un po’ di timore, bussano alla porta, ma a rispondere non è Sarah, bensì una certa signora Tremond, interpretata dalla donna che vive veramente in quella casa dal tre anni ormai. Un’idea decisamente interessante da parte di Lynch usare la vera proprietaria della casa e che rende il tutto inquietante. Ad ogni modo, domanda dopo domanda i due scoprono che forse in quella casa non c’è mai stata nessuna Sarah Palmer e sono costretti ad andarsene a mani vuote. Cooper però sembra essere ancora un po’ confuso, ed ecco che fa una domanda raggelante: ‘In che anno siamo?’. Ho subito iniziato a pensare che fossero nel passato o nel futuro, e quindi ‘Questo è il passato o il futuro?’. Non faccio, però, in tempo a finire di elaborare le mie teoria che Laura sente sua madre chiamarla urlando da chissà dove e subito dopo, come se si fosse ricordata di tutto quello che le è accaduto, inizia ad urlare in modo terrificante facendo saltare la luce a casa Palmer. Dopodiché, buoi, titoli di coda. Fine.
Cosa? COSA?!?!? Come può Lynch far finire la terza stagione in questo modo? COME POSSIAMO SOPRAVVIVERE? Queste sono le prime domande che mi hanno tormentato per le due ore successive alla visione, ma poco dopo ho realizzato che questo finale è senza ombra di dubbio perfetto e a dir poco sensazionale nel suo essere spietato e distruttivo. Lynch ci aveva dato tantissimi punti che si sarebbero dovuti unire col passare del tempo, cosa che stava effettivamente accadendo fino alla 3×17, ormai non c’era davvero più niente da risolvere. Ma ecco il colpo di genio. Qual è la cosa su cui si fonda la serie? La certezza assoluta di Twin Peaks? Che Laura Palmer è morta, e allora ecco che Lynch l’ha riporta in vita. La tua convinzione più profonda e decisa non esiste più. Semplicemente geniale. Come sappiamo, per Lynch la spiegazione a qualsiasi cosa è il male più assoluto, ed ecco perché ha deciso di dare a questa stagione un finale che è sì aperto ma che è anche conclusivo. Sappiamo l’attuale situazione di Cooper e Laura e sappiamo qual è la loro missione. Cosa ci serve d’altro? Vedere se riescono a sconfiggere Judy o no? Ne abbiamo davvero bisogno? Non lo so, e credo di non volerlo sapere. Nei titoli di coda vediamo la stessa scena della 3×02, nella quale Laura bisbiglia qualcosa all’orecchio di Cooper, che rimane interdetto. A parer mio, Laura gli stava rivelando il piano per uccidere Judy che comprendeva il loro sacrificio in un modo o nell’altro, ma di ciò non ne saremo mai sicuri. Come non saremo mai sicuri di quello che accadrà dopo quel terrificante urlo.
Altra teoria non poco interessante afferma che Cooper e Laura siano realmente Richard e Carrie. Mi spiego meglio. Più e più volte ricorreva il concetto che si stia vivendo dentro un sogno, come ha affermato anche la Bellucci nel suo cammeo. Quindi, che Richard, Linda e Carrie abbiano fino ad ora di essere Cooper, Diane e Laura? Sarebbe sicuramente devastante, ma anche un risvolto di trama “esagerato” anche per uno come Lynch. Potrebbe essere invece più veritiera la teoria secondo cui Cooper, Diane e Laura sono intrappolati nei panni di Richard, Linda e Carrie in questo mondo onirico, esattamente come aveva affermato la cara Monica Bellucci, ovvero che il sognatore è intrappolato nel sogno.
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Detto questo, miei cari lettori, non so più che altro dire. Letteralmente, se non che questo finale di stagione, o di serie, verrà ricordato come uno dei più sconvolgenti di sempre. David Lynch ha confezionato un prodotto sul quale ci si interrogherà nei prossimi anni avvenire, e forse non avremo mai una risposta vera e propria. Giunti a questo punto do la parola a voi. Cosa ne pensate di questo finale di stagione? Credete che ci sarà mai una quarta stagione? Fateci sapere la vostra, mentre rimandiamo la discussione sulla terza stagione in generale a più avanti.

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Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

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