Doctor Strange in the Multiverse of Madness: Danny Elfman parla della genesi della scena “a colpi di musica”

Lungo la carriera incredibilmente prolifica di Danny Elfman, il compositore, cantante e cantautore ha avuto diverse collaborazioni degne di nota con Sam Raimi, incluso il loro lavoro insieme sugli amati Spider-Man e Spider-Man 2.

Elfman ha anche composto colonne sonore anche per altri eroi Marvel nel corso della sua carriera, tra cui Hulk e i Vendicatori in Avengers: Age of Ultron, ma ora lui e Raimi si sono uniti nuovamente nel mondo della Marvel in grande stile per Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Elfman ha parlato con Fandom delle sfide uniche che il Multiverso gli ha offerto, inclusa la sua miscela di storia coi supereroi, l’horror e il suo uso specifico di Wanda Maximoff, Scarlet Witch, insieme all’opportunità di utilizzare musica familiare di altri progetti Marvel.

Multiverse of Madness si distingue per il fatto che Raimi ed Elfman si sono riuniti nuovamente in un film coi personaggi Marvel, ma ovviamente il film stesso è degno di nota per essere il film “più infuso di horror” che il MCU ci abbia regalato fino ad oggi: un mondo che a Elfman è abbastanza familiare. Alla domanda su com’è stato combinare elementi horror e supereroi nella sua musica per il film, Elfman l’ha descritta come:

“Così bello! Mi piace davvero lavorare in entrambi quei mondi. La grande domanda che mi sono posto sin dall’inizio è chiaramente se questo è il figlio dell’amore di Sam Raimi per l’Universo Marvel, e se i fan avrebbero permesso la riuscita di un tale film. Lo accetteranno? Continuavo a dire a mia moglie: ‘Non lo so… questo film è così strano! Lo adoro, ma gli altri capiranno di cosa si tratta?’. Ed è così soddisfacente aver visto la reazione positiva. Sono andato venerdì scorso all’apertura con Kevin Feige, i produttori, Sam e il montatore, saltando da un cinema all’altro, ed è stato così divertente ascoltare e sentire le reazioni del pubblico.”

Un paio di scene in Multiverse of Madness si distinguono per il modo in cui la musica di Elfman è radicata nell’azione. Un esempio diretto è la canzone che Tommy e Billy di un altro universo cantano a Wanda, implorando il gelato – una canzone che Elfman ha scritto per il film.

L’altro è un esempio più apertamente strano, che è quando Doctor Strange combatte una versione malvagia di se stesso usando letteralmente la musica come arma, poiché i due usano strumenti e spartiti intorno a loro evocando le note da questi, scagliandosi addosso armi magiche fatte di musica. Una sequenza sensazionalmente grottesca e “alla Raimi” accompagnata dalla colonna sonora di Elfman opportunamente resa particolare ed epica.

Discutendo di come la sequenza è venuta fuori, Elfman ha osservato:

“Quelli sono due esempi classici e opposti, nel senso che la canzone del gelato l’ho scritta molto in anticipo, quando c’era solo una sceneggiatura – non avevano girato nulla – perché aveva bisogno che lo cantassero sul set quando stavano girando. Mentre la battaglia musicale è venuta fuori in uno stadio molto avanzato del film. Sam stava tornando dall’Inghilterra per girare una seconda volta, e mi disse: ‘Ho questa idea’, e me la descrive. Così poi io gli ho detto: ‘Sam, non so di cosa diavolo stai parlando’, e lui rispose: ‘Non preoccuparti, non preoccuparti, lo vedrai, vedrai’. Lui torna, io lo guardo ed esclamo: ‘Oh, ho capito! Lo intendi letteralmente!’. È stato fatto in corso d’opera perché il film l’avevano già girato. E loro sono stati così bravi a creare gli effetti che io ho dovuto solo seguire la scena, e cercare di far sembrare che stessero combattendo con la musica. C’è stata molta sperimentazione per quanto riguarda il come alla fine ha funzionato.”

Nel caso della battaglia musicale, nel prodotto finale, la colonna sonora di Elfman sarebbe stata combinata con effetti speciali in un modo molto specifico.

“Era un po’ poco chiaro nel senso che stavo scrivendo musica, sapendo che ci sarebbero stati dei momenti in cui ci sarebbero tutti questi effetti, ma non proprio chiarissimi. Ed è stata davvero qualcosa che abbiamo concluso per rotta di collo, perché avevo scritto qualcosa, ma avevo ancora diversi temi di diversi compositori che si battevano l’uno contro l’altro. Ho ricevuto una chiamata da Kevin Feige, con Sam in linea su Zoom, che diceva: ‘Ancora una cosa, Danny. Abbiamo 48 ore rimaste in questa produzione. Puoi farlo? Bach contro Beethoven?’. E io ho detto: ‘Certo! È impossibile! Ma posso farlo!’. E poi la versione finale della scena è venuta fuori come se la quinta sinfonia di Beethoven incontrasse la Toccata e fuga in Re minore di Bach, ovviamente con quel tocco in più. È successo davvero tutto all’ultimo secondo ed è inserito nel film l’ultimo giorno del doppiaggio.”

Seratul

Seratul

Sono uno scrittore per passione, un cinefilo per destino, ed un intellettuale perché non ho niente da fare. Strano, appassionato di cinema, incline all'informarmi per diletto ed a fare figure cacine all'occorrenza. Capo redattore di Cinespression.it.
Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: