Nell’incantevole cornice della Mole Antonelliana, all’interno del Museo del Cinema di Torino, è stata appena inaguruata la meravigliosa mostra dedicata a Tim Burton. Questo evento, in programma dal 11 ottobre 2023 al 7 aprile 2024, non è altro che la straordinaria esposizione dedicata al regista e ai suoi capolavori, dalle origini sino a oggi.
Tra Polaroid, disegni, bozzetti e sculture, ne vedremo davvero delle belle! Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di acquistare i biglietti.
Il mondo di Tim Burton: uno spazio fuori dal comune
La mostra, intitolata “The World of Tim Burton,” è un viaggio in un universo unico. Questo mondo stravagante ha trovato la sua dimora nella surreale architettura del Museo nazionale del cinema di Torino. L’esposizione è stata curata da Jenny He, in collaborazione con lo stesso Tim Burton e adattata da Domenico De Gaetano.
Inoltre, il regista riceverà il prestigioso premio Stella della Mole in riconoscimento del suo contributo visionario e innovativo alla storia del cinema.

Guardando con ammirazione la ricostruzione dello studio di Tim Burton all’interno della mostra, si scopre che la banalità non ha spazio in questo mondo. L’allestimento festoso con Jack Skeleton come figura centrale può sembrare eccentrico, ma è incredibilmente efficace nel preservare i segreti dell’artista.
Sala dopo sala, l’esposizione guida il pubblico attraverso i molteplici mondi creati da Burton, con oltre 550 opere d’arte divise in 9 sezioni. Tra le opere figurative e le fonti di ispirazione, spicca una sezione dedicata ai progetti mai realizzati, che ci fa sognare di universi alternativi dove possiamo vedere opere come “Taron e la pentola Magica” o “Un Romeo e Giulietta” rivisitati dall’eclettico Burton.
L’influenza di Mario bava
La mostra non trascura di rendere omaggio a Mario Bava, un regista straordinario spesso trascurato. Tim Burton è stato affascinato da Bava fin da giovane, e questa esposizione celebra anche il suo amore per il maestro italiano del cinema.
Mentre l’artista riflette sulla sua carriera e sulla sua evoluzione, il mondo attende con trepidazione il sequel di “Beetlejuice” dopo 35 anni. In questi tempi incerti, il ritorno del bizzarro e vivace spiritello porcello è un’occasione di gioia e di sfogo, un raggio di luce nei giorni bui e orribili che dobbiamo affrontare!
Tim Burton, un maestro tanto oscuro quanto unico
Tim Burton, pur lavorando per i colossi dell’industria cinematografica, rimane un emarginato per scelta. Il suo stile inimitabile e la sua narrativa fuori dagli schemi hanno catturato il cuore di generazioni di spettatori. Il regista si sente ancora un adolescente disturbato, proprio come Mercoledì, nonostante i suoi 65 anni.
La mostra evidenzia il suo spirito ribelle, che sfida il politicamente corretto e abbraccia la libertà dell’arte in tutte le sue forme. Tim Burton parla anche dell’intelligenza artificiale e delle sue preoccupazioni sul futuro del cinema, ma mantiene la fiducia nel grande schermo e nella sua capacità di trasmettere emozioni uniche che la televisione non potrà mai sostituire.