Iron Fist: Finn Jones parla dei motivi che secondo lui hanno affossato la serie
La serie Iron Fist della Marvel è sicuramente considerata la peggiore delle serie Netflix/Marvel. C’erano così tanti problemi con e tutto è iniziato con Finn Jones, che molti fan ritengono sia stata una scelta sbagliata. I problemi poi sono stati individuati anche nella storia, nella sceneggiatura e nelle poco brillanti sequenze di combattimento d’arti marziali.
Jones ha condiviso i suoi pensieri sul motivo per cui pensa che la serie alla fine sia stata un fallimento, dicendo a Geekscape in un’intervista:
“Penso, davvero, che nella prima stagione ci sono state molte sfide creative, e non è stata all’altezza delle aspettative. Penso che sia dipeso da… conflitti di programmazione. Quella stagione televisiva è stata affrettata perché avevamo The Defenders che dovevamo filmare subito dopo. Dovevamo filmare The Defenders, avevamo tutti gli altri attori bloccati in quel programma, quindi abbiamo dovuto filmare quei 13 episodi televisivi in quel tempo prestabilito, e sfortunatamente, semplicemente non abbiamo avuto il tempo di fare quello che volevamo, quello che desideravamo, che era uno spettacolo di kung-fu e di arti marziali incredibile. E il motivo per cui lo spettacolo è fallito è stato a causa dei vincoli temporali, a causa di una cattiva programmazione.”
Non si può certo dire di no all’affermazione di Finn Jones, dopotutto si può notare come la serie sia stata affrettata durante la produzione a causa di quanto fosse disordinata. La seconda stagione della serie non è andata meglio, ma Jones pensava che lo fosse e poi Disney e Marvel hanno chiuso l’accordo con Netflix.
“Nella stagione 2 abbiamo davvero capito quali fossero i difetti e abbiamo lavorato duramente per correggere la rotta dello spettacolo. E secondo me, l’abbiamo fatto. Abbiamo fatto un lavoro fantastico riportando lo spettacolo al suo cuore. Sfortunatamente, dopo solo un mese dopo quello spettacolo è stato cancellato, e a seguito tutti gli spettacoli perché la Disney voleva creare la propria serie, voleva fare le proprie cose sulla propria piattaforma, il che è comprensibile. Ma è stato un peccato che, proprio quando eravamo pronti a fare del nostro meglio, tutto si sia fermato.”