RECENSIONE – Game of Thrones (7° stagione)
L’abbiamo attesa, l’abbiamo guardata e finalmente eccoci qui, cari lettori. Finalmente possiamo parlare di questa settima stagione di una delle serie più celebri degli ultimi anni se non di sempre, ovvero Game of Thrones (o Il Trono di Spade se preferite il titolo italiano). Questa settima stagione ha fatto discutere tantissimo i vari fan della saga, dividendo in due il pubblico. Non è una cosa nuova, ma con questa settima stagione il pubblico si è diviso particolarmente, e si può notare con grande stupore del fatto che molti non sono rimasti entusiasti da questa stagione, proprio come il sottoscritto.
Premetto che la recensione potrebbe contenere qualche spoiler sulla stagione, ma lo ritengo necessario altrimenti dovrei parlare in modo fin troppo generale girando intorno ai concetti che voglio esprimere. Siete stati avvisati.
L’HBO con questa settima stagione aveva una sfida davvero tosta da affrontare. La sesta stagione della serie è stata qualcosa di a dir poco fenomenale, ormai si era entrati nel vivo dell’azione e gli sceneggiatori sono riusciti a equilibrare bene avvenimenti che portassero avanti la trama e dialoghi che invece la rallentassero ma che fossero comunque scritti da Dio. Questa settima stagione quindi doveva essere per forza di cose come la sesta, dato che ormai manca davvero poco alla fine dell’intera serie, se contiamo che questa settima stagione è formata da sette puntate anziché da dieci e l’ottava e ultima stagione da sei. Invece la stagione inizia molto lentamente, tornando ai tempi lenti che caratterizzano delle prime stagioni. Il che ci sta per la prima puntata, che può essere presa come una sorta di introduzione, ma già dalla seconda stavo storcendo un po’ il naso, nonostante ci siano state scene a dir poco sensazionali come l’incontro tra Arya e Nymeria. La terza e quarta puntata invece sono state semplicemente uniche. Sono episodi ricchi di avvenimenti, con dialoghi straordinari e delle scene registicamente grandiose, ma soprattutto hanno un’ottima gestione dei tempi. Dalla quinta puntata fino alla fine invece non so cosa diamine sia successo.
Le ultime tre sono state tutte belle puntate, come d’altronde tutta la settima stagione, ma queste presentano tantissime pecche a livello di messa in scena e sceneggiatura che da una serie come Game of Thrones, prodotta da uno studio come HBO, non mi sarei mai e poi mai aspettato. Dato che erano andati un po’ troppo lenti con le prime quattro puntate, con la quinta hanno deciso di mettere tutto quello che potevano. Sono successe tantissime cose molto belle che però non mi hanno toccato come avrebbero dovuto fare, perché la puntata era talmente veloce da impedire al regista di poter dare il giusto pathos alle scene. Personaggi che ritornano, personaggi che si rivedono dopo stagioni e stagioni, eppure questi momenti non mi hanno lasciato quasi nulla, ed è un problema che affligge tutta la stagione. Per esempio la sesta puntata viene ricordata solamente per il finale, ma nient’altro, soprattutto perché tutto il resto è pieno di buchi e forzature nella sceneggiatura, e la stessa IDENTICA cosa vale per il finale di stagione, dal quale mi aspettavo qualcosa di decisamente più sconvolgente. E tanto. La distruzione della Barriera da parte degli Estranei, con Viserion zombificato, mi ha toccato, è vero, ma non perché fosse qualcosa di totalmente inaspettato, ma perché per come è stato messo in scena alla fine di tutto potevi pensare solamente ad una cosa: ‘ E mo?’.
Credo che il problema principale di una tale gestione della trama sia dovuto al fatto che non ci sia stato nessun libro del caro George R.R. Martin da cui prendere spunto. Non sono lettore dei libri, mettetevelo bene in testa e se qualcuno azzarda dire che ‘Non ho capito questa stagione perché non ho letto la versione cartacea’ deve sapere che sta sparando una cazzata. Detto ciò, so che in cantiere c’è da diverso tempo il famigerato Winds of Winter, il prossimo libro da cui gli sceneggiatori hanno preso un qualche spunto per scrivere la storia di questa stagione, Martin li avrà sicuramente indirizzati, ma nient’altro e ciò si nota tantissimo.
Se questa settima stagione ha altalenato un pochino per la sceneggiatura, va detto invece che l’aspetto tecnico si è sempre mantenuto parecchio alto. La regia è curatissima e ispiratissima nelle scene più importanti, come la battaglia nella 7×04 che presenta dei piani sequenza davvero magnifici. Non siamo ai livelli della battaglia dei bastardi, ma stiamo lì. Io sono dell’idea che alcune battaglie, per come sono dirette e messe in scene, fanno invidia ad alcune della trilogia de Il Signore degli Anelli. Non raggiungiamo i livelli di epicità di Jackson, ma manca poco. La fotografia l’ho trovata cambiata in alcune scene. Sempre cupa, buia e fredda per le scene ambientate a nord di Westeros, e ci sta, però nelle scene ambientate ad Approdo del Re, per esempio, c’è una fotografia diversa da quella vista nelle precedenti stagioni, e devo ammettere che apprezzo di più quella precedente senza togliere nulla a questa della settima stagione.
Gli effetti speciali migliorano di stagione in stagione e con questa hanno raggiunto dei livelli di dettaglio che non ho mai visto in nessun prodotto televisivo e che fanno invidia alla maggior parte dei blockbuster hollywoodiani che escono oggigiorno. I draghi di Daenerys, in particolare Drogon, sono letteralmente perfetti. Quando appaiono sullo schermo sono una vera gioia per gli occhi, e lo stesso vale anche per l’esercito dei morti e per gli Estranei. Stessa cosa vale anche per le location e sono rimasto veramente allibito nel vedere come hanno realizzato il lago ghiacciato della 7×06. Credevo che lo sfondo fosse quasi tutto green screen e invece hanno ricreato l’ambiente artificialmente! Io non ho idea del budget che hanno avuto per questa stagione, fatto sta che si sono raggiunti livelli tecnici altissimi. Purtroppo però il budget c’è ma non per tutti, quindi alcune cose sono state messe da parte, come Spettro che per tutta la stagione non si è mai visto.
Ramin Djawadi alla colonna sonora è praticamente una garanzia. Con la sesta stagione aveva raggiunto livelli altissimi con tracce come Light of the Seven, ed infatti il noto compositore tedesco ha rielaborato la traccia prima citata in diverse forme e ci stava tantissimo. Le scene con Cersei sono sempre fenomenali proprio grazie alla musica, e ovviamente gran parte del merito va anche a Lena Headey che come al solito da il meglio di sé nei panni di questo personaggio. Stesso discorso vale per come ha rielaborato il tema di Daenerys per scene più movimentate per scene come la già citata battaglia della 7×04. Insomma, se non fosse per le musiche Djawadi molto probabilmente la serie non avrebbe quel pathos che invece la caratterizza sin dalla prima stagione.
I personaggi in questa stagione probabilmente hanno raggiunti la loro massima maturazione e anche stavolta gli attori si sono rivelati tutti bravissimi nei panni dei propri personaggi. La maturità di questi personaggi sembra esser rappresentata anche dagli abiti che questi indossano. Non so bene cosa sia successo, ma i costumi di questa stagione sono magnifici. Tutti i personaggi principali indossano abiti di colore nero, come se fossero in lutto, e la maggior parte di essi lo è veramente. Ma è proprio il design che colpisce, come quello di Cersei, già visto nella 6×10, che la rende trenta volte più cazzuta. Oppure l’abito di Daenerys con le sfumature di rosso e le scaglie che ricordano la pelle di un drago.
Probabilmente il primo personaggio tra tutti che ho trovato più maturato è sicuramente Arya Stark. Sappiamo benissimo cos’è divenuta la piccola Stark nel corso delle varie stagioni e cosa è in grado di fare. E’ passata dall’essere una bambina indifesa di 10 anni ad essere un’assassina spietata e inarrestabile e questo mutamento, questa crescita, è stata resa perfettamente da Maisie Williams, attrice interprete del personaggio. Credo che la Williams sia perfetta per il ruolo, non riesco ad immaginare una Arya Stark diversa da quella che è stata portata in vita dall’attrice. Il suo è un volto molto particolare differenzia Arya dal resto dei personaggi femminili visti nella serie p inimitabile e la Williams in questa stagione è riuscita benissimo nel rendere la spietatezza e l’eleganza che ha acquisito Arya durante i durissimi allenamenti. Lo stesso discorso vale anche per Sansa Stark che, dopo esser stata la damigella nelle mani dei Lannister e dei Bolton, finalmente è la lady che ha sempre voluto essere, infatti quando Jon se ne va da Grande Inverno non esita un secondo nel prendere il suo posto. La cosa preoccupante è che Sansa è stata fortemente influenzata da Cersei Lannister, data la sua lunga permanenza nella Fortezza Rossa. Siamo tutti d’accordo nel dire che Cersei è una stronza che merita di morire prima possibile, ma va anche detto che questa ha ottenuto quello che desiderava: il potere su Westeros. Pertanto si può dire che Sansa ammiri Cersei e che si ispiri a lei, fino ad un certo punto ovviamente, per ottenere ciò che vuole, senza però escludere che Petyr “Ditocorto” Baelish ha dato un mano per la sua formazione, seppur involontariamente.
Il rapporto tra Baelish e Sansa raggiunge il suo apice, e la sua fine, proprio con questa stagione, come si poteva anche intuire. Ditocorto è sempre stato fortemente innamorato di Sansa, dato che gli ricorda molto Catelyn, e ha tentato in tutti i modi di manipolarla per ottenere il suo “amore”. Baelish, però, scoprirà a suo discapito che tutto quello che ha fatto a Sansa l’ha resa una donna più forte, indipendente e, soprattutto, diffidente del nuovo Lord della Valle. Pertanto era tremendamente scontato che Ditocorto ci avrebbe lasciato le penne a fine stagione, e così è stato. Si è discusso per tantissimo tempo su chi avrebbe ucciso Ditocorto: Arya o Sansa? Alla fine è stata Arya a tagliare la gola a Ditocorto con la sua famigerata daga, ma va detto che questa è stata solo il boia e la sentenza per la sua morte è stata emessa da Sansa. Quindi in un certo senso si può dire che sia stata proprio Sansa ad uccidere Baelish, ed era così che doveva andare. Arya non aveva motivo di uccidere Ditocorto, mentre Sansa ne aveva eccome di motivi. La scena della sua morte inoltre l’ho trovata magnifica perché avviene molto più velocemente di quel che credevo, con Arya che spezza la sua supplica verso Sansa. La scena è a parer mio magnifica anche perché vediamo un Ditocorto disperato per la prima volta, che si butta in ginocchio piangendo e supplicando Sansa di risparmiarlo e va detto che Aidan Gillen in quella scena è stato a dir poco fenomenale.
Poco prima abbiamo citato Cersei Lannister e anche essa ha raggiunto, molto probabilmente, l’apice della sua malata maturazione. Con il finale della sesta stagione Cersei aveva fatto un gran bel casino distruggendo il tempio di Baelor con l’alto fuoco del Re Folle e con questa settima abbiamo la conferma che si sia trasformata in una sorta di Regina Folle. Ci sono tantissimi caratteri in comune tra Cersei e Aerys II: entrambi hanno avuto figli con il proprio fratello/sorella, entrambi hanno utilizzato l’alto fuoco per annientare i propri nemici, entrambi sono paranoici. Insomma, Cersei può essere definita come Aerys III. In questa stagione vediamo come non abbia paura che il popolo sappia di lei e Jaime, ma ha paura che Jon e Daenerys possano tradirla con questa tregua per combattere i non-morti, quindi per pura paranoia si ritira dentro le mura di Approdo del Re. Personalmente adoro questo parallelismo che c’è tra il Re Folle e Cersei perché credo proprio che entrambi condivideranno anche la stessa sorte. Aerys II è stato ucciso da Jaime Lannister quando questo venne a sapere delle intenzioni del re, e credo proprio che Jaime diverrà anche lo Sterminatore di Regine entro la fine dell’ottava stagione. Jaime, nonostante fosse estremamente antipatico nelle prime stagioni, ora è un personaggio a dir poco amato e che anch’io adoro, ma in fondo non è mai stato malvagio se pensiamo che ha salvato Approdo del Re uccidendo il Re Folle e macchiando così la sua reputazione per sempre. Il problema è il suo amore verso Cersei, che lo trascina insieme a sé nell’abisso più totale, cosa che gli fa notare anche Olenna Tyrell (che in questa stagione se n’è andata da vera badass). Meno male che col finale Jaime ha finalmente notato la follia che infesta la mente della sorella e l’abbia abbandonata. Credo proprio che Jaime arriverà ad uccidere la sorella quando questa avrà raggiunto l’apice della sua follia e avrà commesso qualcosa di veramente assurdo e credo che la ucciderà con la sua mano d’oro, come ha profetizzato Ed Sheeran con la sua canzone nella 7×01.
Già che ci siamo vanno spese due parole per il cammeo di Ed Sheeran. Sto perdendo speranze nell’umanità. Spesso e volentieri i grandi produttori cinematografici inseriscono in film o serie tv cantanti o grandi celebrità che però non hanno un minimo di esperienza nel campo della recitazione, e questo può dar effettivamente parecchio fastidio (escludendo casi come quello di Harry Styles per Dunkirk), ma non è assolutamente il caso di Sheeran, che è stato protagonista di un cammeo semplicemente perfetto. Chi è Ed Sheeran? Un cantante. Cosa gli fanno fare nel cammeo? Lo fanno cantare una canzone che potrebbe addirittura annunciare uno dei più grandi risvolti della serie. Sa recitare? No. E allora cosa fa per il resto del cammeo? La comparsa. Sheeran ha sì e no letteralmente due battute, quindi cosa c’è di male? Tra l’altro ha l’aspetto perfetto per interpretare un soldato nella serie e la cosa che mi ha fatto incazzare è tutta la questione delle minacce sui blog per questo cammeo. Non è di certo il primo ed esser stato vittima di un tale fenomeno, però per quanto mi riguarda è uno dei casi più assurdi.
Probabilmente il personaggio che più è maturato nel corso della serie è Jon Snow. Per le prime quattro stagioni, e anche parte della quinta, Jon era un bamboccione ignaro di come funzionasse il mondo e la mente degli uomini. Ora invece è il Re del Nord, colui che ha portato i Bruti a Westeros, colui che ha visto la morte in faccia e le ha detto ‘vaffanculo!’. Di cose al caro Jon Snow ne sono successe e queste lo hanno reso un uomo molto più maturo e saggio. In più con la rivelazione della 6×10 che Jon è figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen tutti vogliono sapere di più su di lui e su come reagiranno tutti quando scopriranno la verità. Ci siamo anche affezionati di più al personaggio interpretato da Kit Harington, che come Jon Snow mi piace non poco. Se c’è una cosa che l’HBO ha azzeccato con la serie è sicuramente il casting dei personaggi. Ogni attore ha la faccia perfetta per il personaggio che interpreta e secondo me Harington non è un attore cane come molti affermano, ci sono momenti in cui mostra di avere una grande espressività. Quello che più mi preoccupava per il personaggio era l’evoluzione del rapporto che si instaura tra lui e Daenerys, dato che ormai questa è giunta finalmente a Westeros ed è pronta a buttare giù dal trono Cersei. Ovviamente il loro rapporto si è evoluto come più temevo.
Sono anni che abbiamo aspettato l’incontro tra Jon e Daenerys e sono anche anni che vedo fan art di fangirl che vogliono una storia d’amore trai due, e finalmente l’hanno ottenuta questa porcheria, perché è una vera e propria porcheria quella che ho visto. Partiamo col sottolineare che l’HBO con la serie non ha MAI portato sul grande schermo quello che volevano i fan, altrimenti Robb e Talisa sarebbero ancora vivi e non avremmo avuto uno dei più grandi colpi di scena della storia. Invece ecco che l’HBO ha ceduto ai desideri di milioni di fan. Mi fa girare le palle anche il modo in cui hanno gettato le basi per questa relazione: prima ci mostrano loro due che si lanciano occhiate manco fossero dei liceali, poi hanno inserito quella scena rivoltante e stupida di Jon mezzo morto a letto (alla fine della 7×06) che prende la mano a Daenerys e la chiama addirittura “Dany”. Ma siamo seri? Cos’è? Game of Thrones o Disney Channel? Ed infine abbiamo Jon che bussa alla porta della cabina di Daenerys con questa lo lascia entrare. Ok, potevano finirla lì. Ci avrebbero fatto capire quello che stava per succedere e invece ecco che ti inseriscono una scena di sesso spinto trai due totalmente a caso. Ma Emilia Clarke non aveva rotto le palle che non voleva più fare scene di nudo se non per esigenze narrative? Questa invece mi sembra più una scena inserita solo perché la serie è famosa per avere delle scene di sesso, che avevano sempre avuto un loro ruolo e un loro senso. Ma la cosa che più mi fa girare gli ingranaggi riguardo a quella scena è che ha tolto lo spazio alla storia d’amore tra Rhaegar Targaryen e Lyanna Stark.
Quando Sam e Bran parlano del fatto che Jon sia un Targaryen vediamo l’attesissima scena del matrimonio tra Rhaegar e Lyanna, il drago e il lupo. Scena bellissima, con una musica straordinaria (la traccia Truth è semplicemente meravigliosa) ma sin da subito mi viene da dire: ‘Eh?’. Quando sentivo parlare d Rhaegar pensavo ad un cavaliere dalla folta chioma bionda platino, con un’armatura meravigliosa addosso e dall’aspetto fisico molto regale. Invece no. Quello che mi sono trovato davanti è Viserys. Ma siamo seri? Stai introducendo un personaggio a dir poco iconico della serie e me lo rappresenti come un personaggio che abbiamo già visto? Tra l’altro manco un personaggio simpatico. Rhaegar ha zero carisma, almeno per quello che lo hanno mostrato, e zero presenza scenica e la cosa più brutta è che il tutto viene subito interrotto dalla scena di sesso tra Jon e Daenerys, come se fosse romantico fare un parallelismo tra la storia d’amore tra Lyanna e Rhaegar. Non è romantico manco per niente. La cosa ancora più assurda è che per quanto riguarda l’amore tra Cersei e Jaime tutti dicevano che l’incesto era il male assoluto, faceva schifo ecc. Ora che Jon si fa sua zia tutti a dire che sono teneri e che è bellissimo. Ma stiamo scherzando? L’unica cosa che condivido di quel momento è la faccia preoccupata di Tyrion che osserva la porta della cabina, ma nient’altro.
C’è anche la questione del vero nome di Jon Snow, che è Aegon Targaryen. In primis, Bran come Corvo a Tre Occhi fa schifo. Possibile che Bran non abbia sentito il vero nome di Jon quando ha visto la Torre della Gioia alla fine della sesta stagione? E possibile che Sam sia più informato di lui riguardo ciò?!?!? Tralasciamo la questione di Sam che sa che Jon è figlio di Rhaegar e Lyanna, un buco di sceneggiatura che farebbe imbarazzare chiunque. Secondo me Aegon come nome ci sta e non ci sta. Ci può stare perché si tratta del nome più celebre della stirpe dei Targaryen, però allo stesso tempo non ci sta perché è scontato e banale. Ma alla fine direi che come nome può più che andar bene e spero che nell’ottava stagione venga dato più spazio al perché Lyanna abbia dato quel nome a Jon e soprattutto spero che abbia un certo spazio la storia d’amore tra Lyanna e Rhaegar, magari dando un certo carattere a quest’ultimo personaggio.
Prima di finire la recensione devo assolutamente spendere due parole per quella che è stata la miglior new entry della stagione: Euron Greyjoy. Non si tratta di una vera e propria new entry, dato che l’abbiamo già visto nella sesta stagione, ma appariva per un singolo episodio e trasmette molto al pubblico, cosa che invece ha assolutamente fatto con questa settima stagione. Ogni fase della serie deve avere il suo personaggio stronzo. Fino alla quarta stagione abbiamo avuto Joffrey, poi fino alla sesta abbiamo avuto Ramsay. Ora abbiamo Euron Greyjoy, ma il bello del personaggio è che, per quanto sia stronzo e sadico, non lo si può non adorare. E’ carismatico, le sue battute taglienti rimangono impresse nella memoria dello spettatore e gran parte del merito va all’attore Pilou Asbæk. Asbæk è stato fenomenale, è riuscito a rendere perfettamente la follia e il forte carattere del personaggio. Può sembrare un po’ sopra le righe come carattere, è in effetti Euron è un po’ sopra le righe, ma per come lo ha reso Asbæk non riesco a odiarlo, è un personaggio grandioso e spero che abbia ancora un certo spazio nell’ottava stagione.
Siamo finalmente giunti alla fine di questa lunghissima recensione, ma quando si parla di una serie come Game of Thrones non si possono evitare le 3000 parole minime. In sinossi posso dire che la stagione mi è piaciuto, ma che mi aspettavo molto di più da una serie come questa, soprattutto dopo la piega che aveva preso con la sesta stagione. Spero che l’ottava e ultima stagione ci soddisfi come avrebbe dovuto fare questa settima, e che ci dia un finale di serie degno del suo nome.
Ora però la parola spetta a voi: che ne pensate di questa settima stagione? Siete d’accordo come me oppure no? Fatecelo sapere!
Qui di seguito potete trovare le considerazioni di ogni episodio della settima stagione, così per sapere la mia opinione nello specifico, e ancora sotto se cliccate sull’immagine troverete tutte le ultime news riguardanti Game of Thrones.