RECENSIONE – Morgan

Morgan è un thriller sci-fi di cui avevo sentito parlare poco qualche mese fa, e ieri dato che c’erano i cinemadays e il biglietto costava due euro volevo godermi un film al cinema, così per poter usufruire per la prima volta dell’offerta. Inizialmente volevo vedermi Genius, ma dato che non avrei fatto in tempo decisi di andare a vedere il primo film intrigante che c’era. E così decisi proprio di vedermi Morgan di Luke Scott, con Kate Mara e Anya Taylor-Joy. Ammetto che avrei preferito godermi un altro film, però non posso dire nemmeno di aver visto una grandissima cagata.

morgan

Il fattore principale che mi spinse a vedere il film è che non ne sapevo niente. A parte Kate Mara non sapevo chi ci fosse nel cast, non sapevo chi ci fosse alla regia, insomma, niente di niente. Era una sorta di esperimento, vedere un film davvero senza un minimo di aspettativa.

La pellicola presenta una lato tecnico caratterizzato da una regia, firmata da Luke Scott (figlio del celebre Ridley che in questo film è anche in veste di produttore) che colpisce in diversi momenti, regalandoci delle inquadrature davvero belle da vedere, però non funziona nelle scene di lotta corpo a corpo. Gli eccessivi stacchi e la frenesia delle scene rendono gli scontri decisamente troppo confusionari e frenetici, nel senso negativo dell parola. Più o meno lo stesso lo si può dire della fotografia, a opera di Mark Patten, la quale colpisce per la maggior parte del film con i suoi toni freddi, austeri e dark. Purtroppo però nelle scene di flashback i colori sullo schermo sono decisamente troppi, con troppe sfumature e sembra che la scena presenti uno di quei filtri che usano le quindicenni per la foto del loro profilo Instagram. Anche la colonna sonora colpisce con il suo tono molto tecno, composta dal Max Richter, che però in alcuni momenti parte di colpo con delle musiche decisamente troppo dubstep. In sinossi il lato tecnico può essere riassunto con: buono in linea generale ma fallisce in diversi punti del film da ogni punto di vista.

Risultati immagini per morgan film gif

La sceneggiatura ci presenta una trama interessante sin dall’inizio e si conclude con un finale altrettanto intrigante, con un colpo di scena abbastanza prevedibile ma comunque gradevole. Il problema della storia risiede nella sua parte centrale, dato che poi diventa una tipica e banalissima “caccia al mostro” che si conclude però. come ho appena detto, in modo molto interessante. Purtroppo c’è da dire che alcuni momenti e scelte fatte dai personaggi sono ai limiti del ridicolo e più e più volte ho riso per quanto alcune scene fossero di una stupidità davvero eccessiva. Ma abbiamo anche delle scene che mettono una certa tensione e soprattutto tirano fuori la bravura degli attori presenti nel cast. E si parla di un cast davvero niente male.

In primis abbiamo Kate Mara (Zoe Barnes in House of Cards), interprete di Lee Weathers, una consulente del rischio che deve valutare Morgan dopo un incidente. Il suo personaggio è freddo, distante da tutti e da tutto, non prova nessun tipo di emozione, è l’essere più calcolatore del mondo e la Mara, che ha dimostrato più volte di essere un’attrice di un certo talento, è riuscito a rappresentare queste caratteristiche alla perfezione. Sono rimasto molto sorpreso di vedere altri attori come Rose Leslie (Ygritte in Game of Thrones) che qui interpreta Amy Menser, un personaggio non troppo approfondito e che alla fine del film non ti lascia niente. Toby Jones interpreta il Dr. Simon Ziegler, un personaggio molto interessante che alla fine compie un gesto la cui motivazione non ci viene del tutto spiegata ma la possiamo intendere. Se la motivazione è quella che penso io allora la posso ritenere buona fino ad un certo punto. Andando avanti abbiamo anche Boyd Holbrook (noto per essere l’agente Steve Murphy in Narcos), che interpreta Skip Vronsky, anche qui un personaggio non molto approfondito e che, come per Amy non ti lascia niente a fine film. Il personaggio secondario che più mi ha colpito è il Dr. Shapiro interpretato da Paul Giamatti, ovvero lo psicologo incaricato di esaminare Morgan. I suoi dialoghi sono sempre interessanti e la scena in cui lui con la forza cerca di scuotere l’emozioni di Morgan è davvero ben costruita. Una scena in cui Giamatti prova ancora una volta di essere un attore di un certo livello, cosa che aveva già fatto con Straight Outta Compton. Ammetto però che vorrei vedere Giamatti coinvolto in film un po’ più impegnati che riescano a tirar fuori il bravo attore che c’è dentro di lui.

Infine gli ultimi due personaggi sono quelli che più mi hanno deluso sono dott.ssa Lui Cheng e Kathy Grieff. Due personaggi di cui conosciamo appena appena la psicologia e il carattere e che non sono così essenziali alla trama, se ci fossero stati o meno non sarebbe cambiato moltissimo. In particolare volevo soffermarmi su Katy Grieff che è interpretata da Jennifer Jason Leigh, attrice nota per la sua eccellente anzi, perfetta perfomance di Daisy Domergue nell’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino, The Hateful Eight. Purtroppo l’attrice è stata sprecata a dir poco, poteva interpretare un personaggio decisamente più interessante e invece l’hanno voluta usare per questo che non mi ha detto nulla. Invece il personaggio di Cheng, interpretata da Michelle Yeoh, è almeno protagonista di una scena che cita palesemente Blade Runner. Il che non è strano se pensiamo che il regista di Morgan è figlio del regista di quel gran capolavoro sci-fi.

#WhatIsMorgan morgan kate mara morgan movie what is morgan

Infatti possiamo anche dire che il film in questione ha delle cose in comune con quel capolavoro di Blade Runner, dato che il personaggio di Morgan non è altro che un essere unano artificiale che si ribella. Non vi ricorda niente? Nemmeno i replicanti? Il personaggio di Morgan l’ho trovato abbastanza interessante e ben scritto, ma soprattutto ben interpretato da Anya Taylor-Joy, un’attrice di appena vent’anni, anche se ne dimostra molti di meno, che ha dimostrato di essere a dir poco brava con l’horror uscito quest’estate The VVitch. Piccola parentesi, consiglio vivamente di vedervi l’horror in questione, si parla di un vero capolavoro di genere. Morgan è un essere artificiale che è consapevole di esserlo e quindi non parliamo di un essere come i robot di Westworld, per intenderci, e questo è un particolare molto interessante perché spinge Morgan a cercare di scoprire quello che è e quali emozioni è in grado di provare dato che non è un essere umano vero e proprio, ma possiamo dire che ci si avvicina molto. Questa sua ricerca poi la porterà a scoprire, più o meno, per quale motivo è stata creata grazie anche all’aiuto, più che involontario, da parte del Dr. Shapiro, il quale fa scatenare in lei una profonda crisi emotiva/psicologica che la porterà poi a fare delle azioni terribili verso persone che le volevano bene. O forse no?

#WhatIsMorgan kate mara anya taylor-joy morgan movie what is morgan

In sinossi ritengo che Morgan sia un film che raggiunge a malapena la sufficienza. Un aspetto tecnico che risulta ben fatto in linea generale ma che presenta degli errori, o sbavature belle evidenti se preferite, che mi hanno fatto storcere parecchio il naso. La sceneggiatura ci ha presentato una trama interessante per quanto riguarda l’inizio e il finale, che ho apprezzato molto. Però lacune scene nella parte intermedia in cui si svolge l’azione le ho trovate troppo stupide. Tipiche dei film horror di serie B, e non quelli divertenti trash con Ash Williams che sfascia gli zombie con la motosega. Il cast se la cava egregiamente, in particolare Kate Mara, Anya Taylor-Joy e Paul Giamatti, i quali interpretano anche i personaggi più interessanti. Mentre gli altri a malapena ci lasciano un ricordo molto sfocato di essi.

Consigliato? Non proprio, se lo trovate in sala con un prezzo abbastanza basso per il biglietto vedetevelo, altrimenti potete gustarvi qualcos’altro di meglio.

 

Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

Un pensiero su “RECENSIONE – Morgan

Rispondi

Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: