Riverdale, l’iconica serie che ha tenuto gli spettatori incollati allo schermo per 7 emozionanti stagioni, ha concluso il suo straordinario viaggio. Tuttavia, l’episodio finale ha rivelato dettagli nascosti, autentici gioielli per gli appassionati, alcuni dei quali sfuggiti all’occhio comune, soprattutto nella versione estesa accessibile su The CW.
Attenzione: spoiler in agguato!
Tra le sorprese riservate ai fedeli spettatori, emerge un intrigante easter egg legato al destino di Tom Keller (interpretato da Martin Cummins) e Frank Andrews (portato in vita da Ryan Robbins). L’episodio rivela che sono stati uccisi da un oscuro criminale di nome Chic, un chiaro riferimento a Chic Cooper, personaggio entrato in scena durante la seconda stagione.
Durante la straordinaria corsa di Veronica Lodge (la talentuosa Camila Mendes) attraverso il mondo di Hollywood degli anni ’50, si celano sottili omaggi al “vecchio amico” Peter Roth. Solo in questo episodio scopriamo che questo omaggio affettuoso è dedicato all’ex dirigente di Warner Bros TV, il cui influsso si riflette anche attraverso un’apparizione speciale.
E non possiamo trascurare l’epilogo epico della storia d’amore tra Cheryl Blossom (l’incantevole Madelaine Petsch) e Toni Topaz (l’affascinante Vanessa Morgan). Un lieto fine che svela un dettaglio affettuoso: la coppia ha dato vita a una nuova generazione. Un tenero River, il cui nome si lega all’attrice che dà vita a Toni, appare nel gran finale.
Riverdale: i momenti indimenticabili dell’addio
Nel turbine delle emozioni dell’addio, è Archie Andrews (il carismatico KJ Apa) a consegnarci un momento memorabile. La sua poesia scherzosa racchiude in sé un concentrato di riferimenti spiazzanti: il famigerato “gene” del serial killer di Betty (l’iconica Lili Reinhart), Cheryl e il suo segreto sinistro, il complesso rapporto tra Jughead Jones (l’instancabile Cole Sprouse) e l’insegnante, e il tragico gesto di Rupert Chipping (interpretato da Sam Witwer) che ha cambiato tutto.
Nella sua poetica narrazione, Archie gioca con le vicissitudini del football al liceo, tra sfide epiche e cadute dolorose, ma c’è di più. Betty, con un addio struggente, saluta i luoghi iconici di Riverdale, e la maschera del Re Gargoyle si staglia in una stanza, un accenno ad una mitologia che ha coinvolto gli appassionati.
Ma è nella scena finale che le emozioni raggiungono l’apice. Dopo la sua morte, Betty si ritrova giovane e radiante davanti all’ingresso di Pop’s, circondata dagli amici che hanno condiviso ogni avventura. In questa eterea dimensione, Jughead, sotto forma di fantasma, dipinge la prospettiva come “Il Dolce Aldilà”, evocando il titolo di un celebre romanzo del ’91 e del suo adattamento cinematografico. Un’atmosfera ancor più carica di significato poiché questo stesso titolo ha dato il benvenuto alla conclusione della prima stagione.
E mentre la storia si chiude, un colpo di scena finale: Jason Blossom (interpretato da Trevor Stines), il primo ad aver lasciato il mondo di Riverdale, spalanca la porta del mistero. In un’evocazione avvolta di enigmi, l’essenza di Riverdale persiste, un’ombra che non svanirà mai.