Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il romanzo rivela l’identità del padre di Rey
Nonostante Kylo Ren abbia detto a Rey in Star Wars: Gli Ultimi Jedi che i suoi genitori erano dei nessuno, in L’Ascesa di Skywalker è stato rivelato che erano tutt’altro. Si è scoperto che il padre di Rey era il figlio dell’imperatore Sheev Palpatine e che quando Rey nacque, lui e sua madre si nascosero su Jakku per proteggerla, anche se alla fine furono uccisi nei loro sforzi per tenerla al sicuro.
Inutile dire che Rey, come nipote di Palpatine, è stato uno dei più grandi non-sense lanciati in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ma c’è molto di più in suo padre rispetto a quanto evidenziato nel film. Mentre il romanzo del film è ancora a poche settimane di distanza dall’arrivo sugli scaffali, i dettagli della trama raccolti da copie già vendute in anteprima si sono già fatti strada online, e tra questi c’è anche il dettagli che descrive il padre di Rey con un fallito tentativo di clonazione da parte di Palpatine.
Avete già letto di come Palpatine di Episodio IX non stesse usando il suo corpo, bensì un clone creato appositamente per contenere il suo spirito. A quanto pare, prima di incontrare la sua scomparsa ne Il Ritorno dello Jedi, il vecchio Sheev ha trasferito la sua coscienza in un clone che è finito per decadere e assomigliare alla sua forma originale. Il romanzo descrive questo trasferimento come “imperfetto” e gli adoratori di Palpatine, alias Sith Eternal, hanno tentato di creare un nuovo corpo per l’essenza dell’Imperatore.
Uno dei loro tentativi è descritto come un “fallimento inutile, impotente” e un clone “non del tutto identico“. Questo corpo non era considerato un veicolo adatto per lo spirito di Palpatine, anche se è stato poi lasciato vivere libero diventando infine l’uomo che avrebbe generato Rey.
A gennaio, la redattrice di Rise of Skywalker, Maryann Brandon, ha rivelato di aver tagliato ulteriori retroscena di Palpatine nel tentativo di condensare il film, ed è possibile che questa informazione sia ciò a cui si riferiva. Brandon aveva menzionato che inizialmente il film aveva approfondito “ciò che teneva in vita Palpatine“. Ed è stato confermato che la sceneggiatura di Rise of Skywalker includeva una battuta sul fatto che Palpatine fosse “più di clone ma meno di un uomo”. Mentre è comprensibile perché il team creativo del film abbia vorrebbe mantenere le cose in movimento e trovare economicamente un modo per aggirare l’argomento del ritorno di Palpatine, la sceneggiatura sarebbe risultata migliore se questo dettaglio non fosse stato lasciato al caso, o quantomeno fosse stato introdotto nei film precedenti.
A questo punto sarebbe interessante se un qualche futuro materiale canonico esplorasse la storia del padre di Rey. Il personaggio avrebbe una storia interessante da raccontare, in quanto unico clone ad essere riuscito a fuggire da Exegol, rimasto nascosto per molto tempo. La ricerca del clone fuggito potrebbe essere interessante da leggere, come anche le motivazioni che hanni portato Palpatine a rinunciare ad un certo punto, magari fiducioso che un giorno avrebbe generato una prole sensibile alla Forza che lui avrebbe potuto utilizzare come corpo ospite.