The Last of Us: Craig Mazin rivela che nella serie hanno modificato leggermente il metodo d’infezione del Cordyceps
Il produttore esecutivo della serie TV di The Last of Us della HBO, Craig Mazin (creatore di Chernobyl) sta preparando qualcosa di inedito per la serie riguardo l’origine dello scoppio epidemico dell’infezione da Cordyceps, e si assicurerà di spiegare come il l’infezione funziona nel mondo dello show televisivo.
Nelle ultime ore, i professionisti del clickbait hanno preso a inveire contro la serie per aver “eliminato le spore dall’adattamento”, che come sappiamo, nel gioco è il vettore d’infezione. Questa decisione, secondo le fake news, sarebbe stata attribuita al desiderio degli attori di non indossare el tipiche maschere anti-gas che utilizzano nel gioco. Ciò, ovviamente, si è rivelato falso.
Nei videogiochi The Last of Us, il fungo noto come Cordyceps cresce nei corpi degli ospiti umani, rilasciando poi spore infettive, creando proprio ambienti in cui queste formazioni fungine proliferano, piene di infatti. I sopravvissuti non immuni come Joel indossano maschere antigas per proteggersi da queste spore disperse nell’aria, una cosa che funziona nel videogioco per via della dinamica di gameplay, ma che nella serie forse perde di senso.
Nella fake news, si dice che la rappresentazione di questo processo di infezione si è rivelata impegnativa nell’adattamento televisivo, poiché avrebbe richiesto ai personaggi di indossare sempre delle maschere, ma il produttore assicura ai fan che gli sceneggiatori sono stati comunque in grado di catturare l’anima e lo spirito del gioco nonostante abbiano cambiato quel punto importante del gioco.
Ecco, questo non è vero. Quello che Craig Mazin ha detto in realtà, nell’intervista che potete trovare qui sotto, è fondamentalmente che fra videogioco e serie tv c’è una sostanziale differenza che concerne la sospensione dell’incredulità, e nel suo desiderio di trasmettere la sensazione grounded della serie, l’idea di spore che rimangono chiuse in un piccolo luogo e infestano solo quello era poco credibile. Quindi, come detto da Mazin stesso: “nella realtà, se le spore si propagassero davvero in quel modo, tutti indosserebbero maschere in ogni momento, perché le spore non si limitano a stare in un luogo solo ma vanno dappertutto“.
Semplicemente Mazin e Druckmann, perchè dietro questo rework per la serie c’è anche il direttore del gioco, hanno pensato che se un fungo così infettivo come il Codycepcs rilasciasse davvero spore dai cadaveri, e l’infezione si fosse diffusa in tutto il mondo, in poche ore dal primo contagio l’intera popolazione mondiale sarebbe infetta, perchè semplicemente “non puoi scappare dall’aria”.
“Abbiamo pensato ad un nuovo vettore per l’infezione, parlando ovviamente con degli scienziati siamo arrivati a creare una modalità d’infezione solo leggermente diversa, che onora i videogiochi in modi significativi, dando importanza al morso. Però non l’abbiamo reso incompatibile con il metodo classico in cui i funghi funzionano, e secondo me l’abbiamo reso più spaventoso.”
Qui sotto l’intervista:
Fra le ultime notizie circa il cast, Nick Offerman è stato assunto per interpretare Bill in un’operazione di re-casting. O’Neill era stato precedentemente annunciato per il ruolo di guest star, ma secondo un individuo a conoscenza della situazione, è stato costretto a ritirarsi dallo spettacolo a causa di un conflitto di programmazione. Offerman apparirà come Bill al fianco di Murray Bartlett come Frank, due sopravvissuti post-pandemia che vivono da soli nella loro città isolata.
Prima di questa, l’ultima notizia circa il cast ha rivelato che Anna Torv apparirà nella serie nei panni di Tess. Oltre alla star di Fringe, nella serie compariranno anche Jeffrey Pierce, la voce di Tommy nella serie di videogiochi, che apparirà come un personaggio diverso al fianco di Pedro Pascal, Bella Ramsey e Gabriel Luna. Anche Murray Bartlett e Con O’Neill si sono uniti al cast di The Last of Us, ma quest’ultimo si è ritirato. Pierce si ripresenterà nei panni di Perry, un ribelle in una zona di quarantena. Bartlett sarà guest star nei panni di Frank e O’Neill sarà Bill.
Il progetto è stato annunciato per la prima volta l’anno scorso a marzo, poco prima del lancio del tanto atteso sequel, The Last of Us Parte II, che è stato finalmente rilasciato a giugno. Il sequel è diventato uno dei giochi per PlayStation 4 migliori e più venduti con oltre quattro milioni di unità vendute durante il fine settimana della sua uscita.
L’adattamento della serie affronterà gli eventi del primo gioco con la possibilità di contenuti aggiuntivi basati su contenuti eliminati e concept originali. Sarà co-scritto da Craig Mazin e Neil Druckmann, che è lo scrittore, regista e direttore creativo del gioco. Kantermir Balagov è incaricato di dirigere l’episodio pilota. Il progetto servirà anche da riunione tra Mazin e Johan Renck, che hanno già lavorato insieme nell’acclamata miniserie Chernobyl.
Basato sul videogioco acclamato dalla critica, The Last of Us è ambientato 20 anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta. Joel viene coinvolto in un trasporto di persona, per far uscire Ellie da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi devono attraversare gli Stati Uniti e dipendono l’uno dall’altro per la sopravvivenza.