The Last of Us: Mazin, Druckmann e Pascal parlano dell’utilizzo di effetti pratici e set reali per la serie HBO
Gli showrunner e gli attori di The Last of Us di HBO discutono di come l’utilizzo di luoghi del mondo reale abbia migliorato il dramma horror.
Basato sull’omonimo videogioco per PlayStation, il popolare adattamento live-action vede protagonista Pedro Pascal nei panni di Joel Miller, un sopravvissuto incaricato di contrabbandare l’orfana di 14 anni Ellie (Bella Ramsey) attraverso gli Stati Uniti post-apocalittici. La serie ha riscosso un enorme successo sia con la critica che con i fan, accumulando spettatori e consensi.
Durante una tavola rotonda da Creator to Creator per Sony, gli showrunner di The Last of Us, assieme agli attori Pascal e Ramsey, hanno parlato di diverse cose, fra cui i vantaggi dell’utilizzo di set pratici per lo spettacolo.
Il creatore del gioco originale e co-creatore della serie Neil Druckmann ha parlato inizialmente dei vantaggi di dirigere un videogioco, spiegando come gli attori si trovino in un set virtuale in cui ogni singolo dettaglio può essere digitalizzato e ottimizzato. Lo stesso non vale per la televisione, ma il nuovo mezzo comporta altri vantaggi. Inizialmente Mazin ha elogiato “La quantità di resistenza mentale richiesta per girare uno spettacolo all’aperto”, perché “quando fa freddo sullo schermo, fa freddo anche sul set”.
“Voglio dire, ricordo che c’era Pedro [Pascal] che camminava. Eravamo nella neve alta e l’unica cosa che ci mancava quel giorno era un sacco di vento. Esce fuori il grande ventilatore che gli sta tipo… soffiando schegge di ghiaccio artiche in faccia, e l’attore ha dovuto lottare con questo.”
Pascal ha poi aggiunto, elogiando questo approccio all’utilizzo di set pratici:
“Avevamo vere montagne, veri boschi, un vero fiume, della vera neve. Era proprio come se fosse rimasto ben poco all’immaginazione in termini di dover fingere. Hanno trasformato intere zone del centro di Calgary ed Edmonton, addirittura un tratto di autostrada.”
A questo Mazin ha risposto chje “era importante darvi un mondo reale in cui vivere”, e a ciò Druckmann ha incalzato, dicendo:
“Dirò, è stata una sensazione così bella. Non facevo altro che volare avanti e indietro dalla Naughty Dog, e arrivavo in Canada e ogni volta c’era Craig [Mazin] che diceva: ‘Devi venire a controllare questo. Vieni a dare un’occhiata’. Quando lui mi accompagna era come fossimo stati catapultati nel gioco. Stavo in piedi nel gioco. Era tutto autentico, potevi toccarlo, potevi camminarci dentro e potevi lasciare occhiate a tutti gli extra.”
Qui sotto la roundtable: