The Last of Us: Mazin e Druckmann parlano della sequenza Victoria’s Secret e del rapporto fra Ellie e Riley

Siamo nell’ultimo terzo della prima stagione di The Last of Us e l’ultima puntata trasmessa ha fatto luce sul passato di Ellie, ispirandosi al DLC del videogioco Left Behind.

L’episodio è stato ricolmo di euforia da scala mobile, sfide a Mortal Kombat II, il dove e il come Ellie ha ricevuto il morso dell’infetto che l’ha resa così importante, e un excursus molto dolce sull’identità sessuale di Ellie, già chiarissima nel videogioco contrariamente a quanto pensano alcune malelingue.

Mentre la Ellie del presente si affretta a curare un Joel ferito, ci viene mostrato un momento nel passato, quando il duo composto da Ellie e Riley si addentra in un centro commerciale abbandonato della ZQ di Boston, cosa che segna la fine della vita per Riley e l’inizio del viaggio per Ellie.

Nel podcast di discussione che ha seguito la pubblicazione dell’episodio, Mazin e Druckmann hanno parlato di alcuni aspetti importanti nella rappresentazione dell’identità sessuale di Ellie, ancora ferma al 2003. Quando le ragazze danno un’occhiata ad un vetrina di Victoria’s Secret, ciò porta rapidamente a una messa in scena di ciò che Ellie prova per Riley, e sulla difficoltà nel dirlo apertamente.

Ciò può sembrare antidiluviano per i tempi moderni, ma come hanno sottolineato gli showrunner Neil Druckmann e Craig Mazin nell’episodio sette del podcast ufficiale di The Last of Us, la mancanza nello show di una rivoluzione sessuale più marcata che esiste nel nostro mondo complica le cose in modo esponenziale per Ellie e Riley.

“Sono entrambe gay e la loro sessualità le confonde e le spaventa. Il nostro spettacolo è fermo al 2003; la rivoluzione che abbiamo attraversato come cultura, per accettare l’omosessualità e qualunque cosa che va oltre l’eteronormatività, non si è verificata, il che significa che se il mondo si ferma al 2003, semplicemente anche la tua mente è ferma in quel momento. In questo mondo, questo tipo di cose sono ancora problematiche, come si suol dire. Quindi, hai queste due ragazze che sono a disagio e hanno paura della propria sessualità, e stanno guardando la presentazione più eteronormativa della sessualità femminile che ci possa essere.”

Approfondendo poi la scena, Neil Druckmann ha aggiunto: “Hai questo negozio che parla solo di sesso. E poi ripensi a quegli anni da adolescente quando il tuo cervello era pompato da ormoni e non potevi fare a meno di pensare all’attrazione e al sesso quando eri vicino a quel negozio”.

“Entrambe queste ragazze si piacciono, si piacciono davvero, ma hanno troppa paura di dire qualsiasi cosa. Qui è dove Riley può lanciare un’occhiata e vedere la reazione. Ellie ha una specie di strana reazione nervosa perché non vuole rivelare quanto sia vulnerabile. Ama Riley. Ecco perché quando Ellie se ne va, abbiamo questo momento di fermo in cui Ellie guarda il proprio riflesso e vediamo un’insicurezza.”

Per quanto riguarda le intenzioni di Riley, Mazin ha aggiunto che: “Quello che amo di quello che fa Riley è che ha paura dei suoi stessi sentimenti per Ellie, quindi in pratica fa una battuta per nascondere come si sente in quel momento. Ellie non lo capisce, si mette sulla difensiva e si rivela insicura“. Craig ha infine spiegato che quando Ellie vede il suo riflesso, non si vede come un angelo di Victoria’s Secret, o sexy.

“Non le piace il suo viso, non le piacciono i suoi capelli, non le piace il modo in cui appare, ed è abbastanza sicura che nemmeno a Riley piaccia. Non riesco a pensare a una cosa più da quattordicenne da pensare ciò.”

Seratul

Seratul

Sono uno scrittore per passione, un cinefilo per destino, ed un intellettuale perché non ho niente da fare. Strano, appassionato di cinema, incline all'informarmi per diletto ed a fare figure cacine all'occorrenza. Capo redattore di Cinespression.it.
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