The Last of Us Parte 2: svelate le ispirazioni cinematografiche del videogioco

Che The Last of Us sia un videogioco molto cinematografico è un qualcosa che tutti sanno e ripetono da sette anni, e con l’uscita del recente sequel questa vicinanza tra settima arte e industria video ludica si è fatta sentire ancor di più. Mettiamoci un lavoro di recitazione e motion capture che nulla ha da invidiare alle perfomance di attori in film live-action, pensiamo anche al lavoro musicale composto da Gustavo Santaolalla e quello fotografico, con tanto di grana da pellicola, e si raggiungono dei livelli molto cinematografici.

D’altronde è impossibile non notare delle influenze da un certo tipo di film quali The RoadNon è un paese per vecchi e dal genere western, in particolare quello all’italiana molto più sporco e drammatico. Ma per The Last of Us – Parte II c’è un film in particolare che ha ispirato gli art directors del titolo di Naughty Dog.

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A parlare delle ispirazioni cinematografiche che hanno influenzato la produzione e realizzazione visiva del gioco sono stati gli art directors Erick PangilinanJohn Sweeney durante una conferenza tenutasi online presso il View Conference di Torino. Conferenza che verteva prevalentemente sull’aspetto visivo del gioco, ed in particolare sul come veicolare emozioni e raccontare una storia attraverso il level design.

Vista la forte natura cinematografica di The Last of Us non è stata nemmeno necessaria una domanda da parte dell’audience digitale per portare i due art directors a parlare dei film che li hanno ispirati. O meglio, del film.

Infatti, durante la conferenza, i due hanno rivelato che è stato proprio The Revenant, di Alejandro Gonzalez Iñarritu, ad ispirarli nella creazione della lugubre, gelida e grigia atmosfera che caratterizza la città di Seattle all’interno del gioco, ma non solo. Grande ruolo ha avuto questa ispirazione nella creazione della violenta sequenza iniziale e nello straziante finale sulle rive di Santa Barbara.

Una palette di colori perfettamente in contrasto con quella usata per i flashbacks e per le sequenze ambientate a Jackson, come hanno da sempre dimostrato già durante l’E3 del 2018, con la presentazione del primo gameplay del gioco.

D’altronde la fotografia di The Revenant è curata da uno dei più grandi direttori della fotografia attualmente in circolazione: Emmanuel Lubezki. Un fotografo che con la sua geniale maestria è riuscito nel creare tutte quelle meravigliose atmosfere solamente attraverso lo sfruttamento della luce naturale. Un lavoro e un genio che gli sono valsi ben tre premi Oscar per tre anni di fila (Gravity nel 2014, Birdman nel 2015 e The Revenant nel 2016).

Inoltre, andando avanti con la conferenza e con l’argomento, Pangilinan e Sweeney hanno menzionato come fonte di ispirazione anche i vari lavori di Roger Deakins, anch’esso, insieme a Lubezki, uno dei migliori direttori della fotografia ad oggi all’opera nonché vincitore di due premi Oscar (2017 e 2020) per la fotografia di Blade Runner 2049 e 1917, senza però scordarci i meravigliosi colori di film quali Prisoners e Sicario, che sicuramente son film con diversi punti in comune con The Last of Us.

Quello che ci resta da sperare è che questi grandi maestri possano ispirare anche i registi e i direttori della fotografia che si occuperanno della resa visiva della serie tv ispirata al primo capitolo di The Last of Us.


The Last of Us – Parte II è un videogioco sviluppato del 2020 sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony Computer Entertainment, con Neil Druckmann e Anthony Newman alla direzione ed Emilia Schatz e Richard Cambier al design. La sceneggiatura della storia è stata scritta da Neil Druckmann e Halley Gross, mentre la colonna sonora è stata composta da Gustavo Santaolalla.

Nel cast vocale originale Ashley Johnson (Ellie), Troy Baker (Joel), Laura Bailey (Abby), Jeffrey Pierce (Tommy), Shannon Woodward (Dina), Stephen A. Chang (Jesse), Derek Phillips (Jerry) e Jeffrey Wright (Isaac).

Andrea D'Eredità

Andrea D'Eredità

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