In un’intervista emozionante sul palco dello show “Hart to Heart” condotto dal carismatico Kevin Hart, il rinomato attore Will Smith ha gettato nuova luce sulla sua eclettica carriera, svelando profonde riflessioni sull’esperienza vissuta sul set di “Emancipation”, il film del 2022 diretto dal magistrale Antoine Fuqua. Un film che ha gettato Smith in un turbine di emozioni travolgenti, portandolo a esplorare il buio più profondo dell’animo umano.
“Emancipation”, un affascinante affresco storico, narra le vicissitudini di Peter (interpretato dallo stesso Smith), un fuggitivo schiavo alle prese con la lotta per la libertà in una piantagione. Nel corso dell’intervista, l’attore ha rivelato di essersi immerso così intensamente nella parte da sentirne il peso reale, come se le catene dell’oppressione avessero stretto anche il suo cuore.
Will Smith e l’incidente sul set: ad un passo dal disastro
Tra i momenti più intensi delle riprese, Smith ha rivelato un episodio che lo ha scosso profondamente. Mentre la troupe cercava di liberarlo da una scena con catene intorno al collo, l’attore ha sperimentato una claustrofobica vicinanza alla sofferenza del suo personaggio. L’attore aveva richiesto che lo staff gli fornisse delle catene vere. Ma quando la chiave non funzionava e le catene restavano saldamente ancorate al suo collo, l’attore si è ritrovato in un momento di pura vulnerabilità, rischiando l’iperventilazione.
Fortunatamente, la scena ha trovato una soluzione, liberando sia l’attore che il personaggio da quell’angosciante vincolo. Nonostante le sfide emotive incontrate, Smith ha affermato con fermezza di non avere rimpianti, riconoscendo che questa esperienza ha fatto emergere un lato di lui che forse non avrebbe mai scoperto altrimenti. “Non tornerei indietro. È stata una delle più grandi esperienze che abbia mai avuto come attore. Peter mi ha introdotto a Dio. La mia fede è diventata solida dopo aver lavorato a quel film”, ha concluso con emozione, gettando una nuova luce sul profondo legame tra arte e spirito.